Scoprite quali sono le nuove funzioni e i nuovi prodotti che voi e la vostra squadra di calcio potete aspettarvi. Ultimamente in rete sono presenti dei tali che in diversi blog scrivono in inglese che promettono regali e neopunti (il famigerato «generatore di neopunti») in cambia della vostra password. Dal 1936 al 1940 i finanziamenti per il riarmo aumentano di anno in anno, mentre lo Stato Maggiore studiava le problematiche che emergevano dall’impiego dei nuovi armamenti. La divisa disegnata dalla Kappa si staccavano per certi versi da qualunque altra mai utilizzata, ma allo stesso tempo richiamava alcuni crismi dei tempi passati: un tessuto aderente, con le strisce biancorossonere in alto sul petto, così da riportare «l’ardente scudo sopra il cuore» – come recita uno dei primi inni della squadra riferendosi allo scudo con la croce di San Giorgio, simbolo di Genova. Si segnala, in particolar modo, il ritorno dei calzettoni con la fascia biancorossonera. Da notare le ultime apparizioni in pianta stabile dei calzettoni fasciati delle origini (a sinistra), un dettaglio, questo, che proprio in quegli anni andò a scemare in favore prima del blu con risvolti bianchi (a destra), poi della tinta unita blu. Come una sorta di tratto distintivo, fino ai primi anni 1990 il club ligure aveva stabilmente sfoggiato delle maglie da trasferta che, stilisticamente, si differenziavano notevolmente da quella casalinga.
1933-34 – Nella Seconda Divisione Ligure. 1927-28 – 6ª nel girone A della Prima Divisione Nord. Allenato da Roberto Cevoli disputa on ottimo girone di andata chiuso in seconda posizione con 30 punti, alle spalle dell’imprendibile Padova, poi nel girone di ritorno perde alcune posizioni, chiudendo il torneo in ottava posizione. I campioni del girone C furono in grado di compiere l’impresa della prima promozione in Serie A grazie ad una squadra composta da figure come Carmine Iacovazzo, Vincenzo Margiotta, Antonio Valese, Elio Onorato, Sebastiano Vaschetto, Ivo Buzzegoli. AA.VV., Il Pallone d’Oro – Prima enciclopedia storica del calcio mondiale, Vol. Già nel 1931 la fusione venne annullata, sancendo il ritorno della Sampierdarenese e dell’Andrea Doria con i rispettivi colori sociali; nel 1937, tuttavia, la Sampierdarenese fu costretta ad assumere la denominazione di Associazione Calcio Liguria, pur conservando la storica maglia bianca con fascia rossonera, in seguito all’assorbimento della Corniglianese e della Rivarolese.
La società calcistica di Genova, fin dalla sua fondazione nel 1946, utilizza come colori sociali le tinte blucerchiate; queste sono il risultato della fusione cromatica tra le precedenti maglie biancorossonere della Sampierdarenese con quelle biancoblù dell’Andrea Doria, le società dalla cui unione nacque l’odierna Sampdoria. Per celebrare il cinquantenario della fondazione della società, nella stessa annata fu inoltre prodotta una speciale maglia, usata in rare occasioni, che riproduceva sul petto i colori bianco-blu dell’Andrea Doria, e sulla schiena le tinte rosso-nere su campo bianco della Sampierdarenese. Fallito il ritorno in B, la Salernitana ripartì da una compagine societaria ridotta, per via dell’uscita di scena di alcuni soci del presidente Lombardi. Il presidente del Centro Giovani Calciatori, Alessandro Palagi, ha presentato il torneo, che inizierà il prossimo lunedì 6 febbraio e si concluderà il 20 febbraio con la finalissima dello stadio dei Pini di Viareggio. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Toninelli. DANILO TONINELLI. Signor Presidente, anch’io ho necessità di chiarire il mio pensiero. MARCO RONDINI. Signor Presidente, annuncio il voto favorevole del nostro movimento e non mi dilungherò molto però, in parte, ritengo sia opportuno intervenire (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Solo nel 1998-1999 si segnalò l’assottigliamento delle strisce biancorossonere nonché il loro netto spostamento verso l’alto, andando così ad attraversate la maglia da manica a manica; soprattutto, ci fu la novità del design dei numeri da gioco sulla schiena che, riportati in bianco, vennero inscritti a contrasto dentro la silhouette azzurra del marinaio. Quell’anno il colletto listato di blucerchiato fu rifinito da un laccetto sotto al collo, un particolare molto «inglese» delle casacche. Divisa che merita una sottolineatura particolare sia per un discorso meramente estetico che, a conti fatti, per i risultati sportivi a cui viene associata. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Dell’Orco. All’inizio del III millennio si assistette a una breve inversione di tendenza, con le strisce blu-bianco-rosso-nere che per un biennio andarono ad assumere posizioni diverse dalla prima divisa. Il III millennio si apre all’insegna del passato e della tradizione. Anche il anni 2010 si aprì con uno sguardo al passato. Nei due anni successivi le divise hanno presentato modifiche minime, tra cui la più importante e più apprezzata è stata introdotta dalla stagione 2006-2007, in cui l’anello di strisce è di nuovo ritornato, dopo diciassette anni, completamente continuo (nelle due stagioni precedenti era infatti brevemente interrotto sotto le braccia).