Se non vincerà domenica a Trento, la Vu potrebbe non esser prima dopo un girone d’andata che nelle percezioni collettive è stato dominato, preceduta da Sassari che poco rientra in quelle percezioni, però macina basket d’eccelsa qualità. Dopodichè la liturgia della parola invoca il salvifico ricorso al mercato, e che uno in più a questa Virtus ci voglia ce lo diciamo tutti da tempo, però uno vero, un titolare aggiunto che elevi il prodotto, sapendo poi che se steccano la partita i tuoi big c’è poco da sperare che la ribalti un ultimo arrivato che per di più, di valore, non si trova. C’è pure, diverse tappe più avanti, il modello cui ispirarsi: la solita Milano sempre più europea, anche se oggi prigioniera d’un suo lussuoso paradosso. Dunque la Virtus è in cammino, ed ha anzi già superato le prime tappe. 5 su 5, sabato sera, è qui per altro, non per lucidare cifre che, alla sua già matura carriera, non servono più, detto che così dovrebbe andare per tutti, appena iscritto al nostro caro circolo di chi guarda le partite e non le statistiche anche il socio onorario Max Allegri.
Servirebbe l’uomo in più, ma servirebbe soprattutto portare a regimi meno precari quelli che già ci sono: e lì cadrà giusta anche la pausa (dieci giorni senza partite, dal 21 all’1) per lavorarci su. Ci sarà in spirito, nel minuto di silenzio con il quale l’arena ricorderà l’ex presidente e ancor di più il grande tifoso, scomparso ieri a 90 anni e da salutare per l’ultimo viaggio lunedì mattina, alla chiesa di Porta Castiglione, dove già era stata pianta la sua Anna. Forse lavora dentro i cervelli anche il record di vittorie con annessa fuga, benchè non sarebbe un dramma se non finiranno sempre in gloria le partite fin qui rimediate nel finale dalla premiata ditta Marko & Teo (ma anche da Weems e Gaines). A promuovere la costituzione della federazione furono alcune associazioni sportive di Bologna e dintorni; fin dall’inizio la scelta fu quella di strutturare la F.I.G.P. Il ritorno ad alti livelli di Arkadiusz Milik in questa stagione ha confermato la bontà della scelta fatta al momento del suo acquisto da parte del Napoli tre anni fa. Sempre nel 1996 e nel 1997 è stato il «miglior attaccante d’America» e ha fatto parte dell’Equipo Ideal de América ed insignito del titolo di Calciatore sudamericano dell’anno.
Inoltre, è stato nominato una volta Giocatore dell’anno UEFA (2021-2022) e per quattro volte Calciatore francese dell’anno, oltre a vincere il Trofeo Bravo e il Trofeo Alfredo Di Stéfano. Inoltre, le tecnologie esclusive di adidas, come HEAT.RDY e AEROREADY, sono l’ideale per tenere a bada il calore eccessivo e mantenere la pelle libera da umidità e sudore. Romano era il più popolare dei tifosi virtussini, quasi familiare perfino per i tecnici avversari: era accanto alla panchina ospite, al PalaDozza, la sua sedia di prima fila con transenna allegata, da brandire in segno di giubilo o di protesta (sempre, cioè); e poco più defilato, a Casalecchio, il suo posto di parterre. Il 1º ottobre 2017 fa il suo esordio con la maglia della prima squadra in occasione della vittoria casalinga contro l’Espanyol per 2-0, disputando tutta la partita. Con le esigenze del calcio moderno, l’impianto risulta obsoleto, con notevoli problemi di efficienza e funzionalità; per questi motivi da tempo si parla della costruzione di un nuovo stadio a Firenze di proprietà della stessa società, inserito nel progetto chiamato Cittadella Viola. Nella stagione 1973-74 il Madrid si rese protagonista di un campionato disastroso arrivando ottavo con 16 punti di distacco rispetto ai campioni nazionali del Barça e subendo un clamoroso 0-5 nel confronto con i catalani.
Lo fece quando in estate cambiò coppa, passando in una notte dalla Champions della Fiba all’Eurocup dell’Eca, con l’accelerazione voluta da Djordjevic rispetto a tempi che tanti valutavano meno pressanti. Djordjevic poteva costruirsi un altro destino disponendo di un’altra punta, ma un ginocchio abbottato gli ha levato Gaines, possibile interprete di quel ruolo. In sintesi, la Virtus è fortissima e Djordjevic non potrà dissimularla dietro la classifica dei budget. Nessuno, qui sopra, credeva a una Fortitudo carrozzata per la sola salvezza, ma la posizione a cavallo della decima di cui la si accreditava è oggi ampiamente dietro le spalle. Poi è vero che un derby scava dentro e basta oggi dare un’occhiata alla casa di fronte: ma la Fortitudo ancora rintronata dalla batosta non ha appunto molti altri obiettivi, tanto che la rivincita d’aprile cova già più della Final Eight (che può venire) e della salvezza (che verrà). E’ ormai giunta al termine, a meno di clamorose decisioni dell’ultimo minuti, la carriera di Gianluigi Buffon in campo o, più romanticamente ancora tra i pali. E’ stata una carriera lunga, iniziata da calciatore a 17 anni, maglia real madrid dragone che ha avuto qualche intoppo ma anche delle vittorie. La stagione dei premi rimane lontana, solo il fascino delle recenti sfide ha acceso attenzioni ipertrofiche, farcendo la vigilia del derby più di quella di Virtus-Olimpia, che al di là di umori e folclori petroniani anticipava duellanti vere.